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Atlantide

L'origine della civiltà

Il mito di Atlantide

Tutte le antiche civiltà narrano di un tempo primordiale in cui regnava nel cosmo un’età dell’oro, segnata dalla prosperità, dalla felicità e dall’armonia tra l’Uomo e la Natura. Dove si trovava questa terra leggendaria? È mai esistito un continente che abbia ospitato all’alba della Storia umana una civiltà così progredita e avanzata da spingere oggi scienziati e studiosi a formulare le più disparate teorie?

 

Al di là di quello stretto di mare chiamato le Colonne d'Ercole, si trovava allora un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte (...). In quell'isola, chiamata Atlantide, vi era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa fino alla Tirrenia".


Così viene detto di Atlantide nel celebre dialogo platonico “Crizia”, incentrato sul tema dello stato perfetto delle cose.

 

Attraverso le parole di Crizia, il filosofo greco Platone narra la storia di una mitica terra, piena di fertili praterie e di alte montagne, ricca di molte specie di animali domestici e selvatici e di numerosi minerali e metalli.

 
Una terra in cui abbondavano le sorgenti di acqua calda e fredda, che alimentavano i bacini del grande porto, nel quale troneggiava imperioso il tempio dedicato al dio Poseidone, rivestito di argento al di fuori e di oricalco, oro e avorio all'interno


Platone, infatti, faceva risalire le origini di Atlantide al mito primordiale di Poseidone e Clito. Innamoratosi della bellissima fanciulla, il dio del mare trasformò l’isola su cui lei viveva in una serie di cerchi concentrici di acqua e di terra così da realizzare una triplice cinta di difesa.

 

Poseidone rese inoltre rigogliosa la parte centrale, occupata da una vasta pianura, facendovi sgorgare due fonti, una di acqua calda e l’altra di acqua fredda. La terra prosperava e sull'isola sorgevano porti, palazzi reali, templi e altre maestose opere.

 
La città principale, Atlantide, sorgeva sulla costa meridionale ed era circondata da una cerchia di mura di circa settantuno chilometri; la città vera e propria, protetta da altre cerchie d'acqua e di terra, aveva un diametro di circa cinque chilometri. Platone, infatti, racconta, che l'isola principale di Atlantide era formata da più cerchi concentrici. Oltre alla zona centrale (anch'essa circolare), ci sarebbero state ben altre cinque fasce esterne: più precisamente due fasce di terra e tre fasce d'acqua, alternate fra di loro
 

Nel dialogo platonico veniva analizzata anche l’organizzazione politica di Atlantide: grazie alla ricchezza e al progresso tecnico l’isola ospitava un potente impero diviso in dieci stati confederati, ciascuno retto da un re.

 
Su tutti spiccava uno stato sovrano, che comprendeva la città di Atlantide, suddiviso a sua volta in sessantamila distretti.


Gli Atlantidei avevano fondato colonie nella terraferma di fronte (l'America forse?), in Egitto, in Libia e in Etruria, ma spinti dalla superbia e dalle sete di dominio decisero di conquistare tutto il Mediterraneo, spingendosi fino ad attaccare l'impero di Atene.


Dopo molti anni di guerra, un grande terremoto e un'inondazione devastavano l'isola, inghiottendo il suo esercito e facendo sprofondare anche Atlantide nelle acque dell'oceano. 

Cosa provocò il disastro che distrusse Atlantide? Quale la causa del tremendo maremoto che sommerse la civiltà? Forse un meteorite, precipitato sul nostro pianeta dodicimila anni fa? Molte domande si affastellano sulle cause della distruzione, ma altrettante sull’ubicazione esatta del continente.

 
Una prospezione oceanografica del 2001 mostra infatti immense e anomale strutture sottomarine nel mare di Cuba con caratteristiche molto diverse dalle conformazioni naturali dell’ambiente circostante.


Parecchi studiosi hanno immediatamente gridato al ritrovamento dei resti del continente sommerso di Atlantide.


Altre indagini archeologiche si sono invece orientate verso l’ipotesi di collocare l’antica Atlantide nel mare Mediterraneo, nel bacino che ospitò a partire dal 2.500 a.C. la civiltà minoica e micenea. Oppure il mitico continente perduto giacerebbe sotto la coltre dei ghiacci dell’Antartide, colpito da una glaciazione improvvisa oltre diecimila anni fa? Alcune mappe, copie di originali molto più antichi, ci mostrano infatti le coste dell’Artatide come sarebbero libere dai ghiacci.

 
Sono pochi i misteri della storia che hanno mantenuto l’attenzione fissa su di sé, alimentando la curiosità e la fantasia.


Atlantide è uno di questi: nel mare sono forse nascosti i segni di ciò che fu una delle più avanzate civiltà sorte sulla Terra prima ancora del nascere della Storia quale noi conosciamo.

 

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